Immagini del 22 luglio

Tutto esaurito al primo incontro con Carlo Petrini, ecco alcune immagini della prima serata.

Stefano Pisani, apre la serata ringraziando i relatori intervenuti nella memoria di Vassallo che voleva questo festival ed era l’ultimo impegno a cui stava lavorando. L’incontro, come da programma, è stato preceduto dallo spettacolo di Alessandro Nidi, al piano, e di Mascia Foschi, vocalist, in “Maredamare”.

Elisabetta Moro modera l’incontro e introduce Marino Niola, il quale ricorda l’importanza dei miti e il loro significato in ambito antropologico, poi Silvio Barbero snocciola dati preoccupanti circa la biodiversità marina messa in crisi dall’attuale modello di sviluppo. Gianluca Marconi ricorda il modello città slow e Piero Cannizzaro ricorda i suoi lavori per Slow Food, testimoniando un nuovo modello civico e nuovi stili di vita proprio nelle città slow.

Le parole di Petrini scaldano la piazza e coinvolgono i cittadini sui temi della vita quotidiana, ma da un “altro punto di vista”, più volte citato, quello del “cambio del paradigma culturale“.

I relatori ricordano e omaggiano Angelo Vassallo invitando tutti a raccogliere il testimone lasciato dal Sindaco pescatore.

Petrini è un fiume in piena, cita dati e numeri del disastro politico, economico e sociale, secondo lui, figlio di un’idea malsana di sviluppo – insostenibile – che ci ha condotti “col sedere a terra e che questa non è una crisi passeggera ma molto seria. Domani sera ascolterete il teorico della decrescita felice” – Maurizio Pallante – “e quelle sono le idee da applicare“, esorta Petrini.

Alessandro Nidi e Mascia Foschi

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2 risposte a Immagini del 22 luglio

  1. salvatore ha detto:

    staserà vengo con i miei amici, sarà un’esperienza da ricordare…

  2. Daniele ha detto:

    Si è decisamente necessario cambiare paradigma!!!
    Allora cominciamo anche a cambiare le parole.
    “Fai attenzione a quello che pensi e a quello che dici perchè potrebbe diventare la tua profezia” lo diceva San Francesco d’Assisi che non aveva studiato nè marketing nè programmazione neurolinguistica.
    Allora invece di parlare di DECRESCITA FELICE e SVILUPPO SOSTENIBILE che rimandano ad in’idea di sofferenza e di rinuncia cominciamo a parlare di SVILUPPO DELLA FELICITA’ e basta.
    Rinunciare alla distruzione dell’ambiente e delle menti non mi sembra per nulla collegabile ad un idea di decrescita.
    Rinunciare all’inquinamento dell’ambiente e delle menti credo provochi sofferenza solo a coloro che soffrono di bulimia finanziaria o di bulimia da potere; questi personaggi spacciati per persone di successo dovrebbero molto gentimente essere accompagnati lungo un percorso psico-terapico che li aiuti ad apprezzare la vera felicità che e fatta dalla condivisione e dalla cooperazione e non dall’accumulare beni.

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